Nel caso di una radice del dente non recuperabile, o di un dente mancante, si deve ricorrere a degli impianti, vere e proprie “radici artificiali”. Gli impianti sono delle viti di materiale biocompatibile (titanio), posizionati nell‘osso alveolare, che sostituiscono le radici dei denti mancanti e permettono l’ancoraggio di protesi fisse (ponti e corone).
Si tratta di tecniche mini invasive mediante utilizzo di piezo-surgery che permette di prevenire lesioni a strutture vascolari e nervose grazie agli ultrasuoni di ultima generazione, senza necessità di suture e riducendo il tempo dell’ intervento a pochi minuti con conseguente diminuzione drastica di possibili complicazioni (gonfiore, sanguinamenti, etc.).
Utilizzando i più recenti progressi della tecnologia implantare siamo in grado di posizionare gli impianti anche nei casi con pochissimo osso residuo, restituendo una dentatura fissa ed esteticamente eccellente a quasi tutti i pazienti, compresi quelli con gravi atrofie ossee.
Il paziente deve essere cosciente che il mantenimento degli impianti comporta una serie di misure igieniche domiciliari (con vari ausili consigliati dall’igienista) e professionali durante i richiami periodici con sedute di ablazione del tartaro, atte a mantenere i tessuti nello stato di salute.
La terapia di mantenimento viene individuata e proposta in funzione alla manualità ed attenzione del paziente, alla tipologia di protesi implantare presente, etc. con richiami di igiene trimestrali, quadrimestrali o semestrali.
I depositi di placca batterica e tartaro, dovuti ad un inefficiente igiene orale domiciliare da parte del paziente, possono infatti causare infiammazione a livello dei tessuti molli (gengiva) e duri (osso) che circoscrivono l’impianto.